Prezzi dei farmaci: per Medici Senza Frontiere è ora di dire “Stop allo strapotere delle farmaceutiche!”

Scritto da il 29 Maggio 2019

È Medici Senza Frontiere che – ancora una volta – ha sollevato la questione su quanto stanno decidendo 24 Paesi sul prezzo dei farmaci.

Prezzi dei farmaci: un primo passo verso una maggiore trasparenza

Lo scorso 28 maggio, ben 20 dei Paesi dell’Assemblea Mondiale della Sanità, hanno approvato la risoluzione sulla trasparenza dei prezzi dei farmaci, vaccini e altre tecnologie sanitarie. La notizia arriva dopo ben tre settimane di negoziazione, dalla proposta mossa a febbraio dall’Italia.

Un primo importante risultato storico ma solo parziale. All’interno della risoluzione infatti, mancano indicazioni chiare, atte a garantire una maggiore trasparenza del mercato dei farmaci. Questo è quanto emerge dall’intervento di Gaelle Krikorian, della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di Medici Senza Frontiere.

Trovi il suo discorso completo in fondo all’articolo.

Prezzi dei farmaci: le 4 aree in cui è necessario intervenire:

  1. costi di ricerca e sviluppo;
  2. risultati dei trial clinici;
  3. brevetti;
  4. costi effettivi dei farmaci.

Tutte queste aree incidono nella determinazione dei prezzi dei farmaci!

Prezzi dei farmaci: i 20 Paesi che hanno supportato la Proposta:

  • Andorra
  • Brasile
  • Egitto
  • Eswatini
  • Grecia
  • India
  • Indonesia
  • Italia
  • Kenya
  • Lussemburgo
  • Malesia
  • Malta
  • Portogallo
  • Federazione Russa
  • Serbia, Slovenia
  • Sud Africa, Spagna
  • Sri Lanka
  • Uganda.

Ecco i Paesi che ostacolano la Proposta sui prezzi dei farmaci:

  • Gran Bretagna
  • Germania
  • Ungheria
  • Stati Uniti
  • Giappone

Perché questo atteggiamento ostile sul prezzo dei farmaci?

Semplice! Questi Paesi scelgono di tutelare gli interessi delle case farmaceutiche a discapito della salute di milioni di persone.

Il discorso completo di Gaelle Krikorian di Medici Senza Frontiere:

“La risoluzione adottata oggi è il risultato di una mobilitazione storica dei governi di tutto il mondo, che hanno chiesto di migliorare la trasparenza dei prezzi di farmaci, vaccini e altre tecnologie correlate. È un importante primo passo per correggere l’attuale squilibrio di potere che oggi caratterizza le negoziazioni tra chi compra e chi vende i farmaci, e offre ai governi le informazioni di cui hanno bisogno per condurre i negoziati in modo equo e responsabile a vantaggio della salute delle loro popolazioni.”

“Ma la trasparenza sui prezzi dei farmaci così come adottata nella risoluzione non basta. Dobbiamo conoscere anche i margini imposti dalle corporazioni, i costi di produzione, i costi dei trial clinici, quali investimenti sono veramente coperti dalle farmaceutiche e quanto è invece pagato dai contribuenti e dai gruppi no profit. La risoluzione passata oggi manca di norme e azioni forti su questi cruciali elementi di trasparenza.”

“Purtroppo, mentre precedenti bozze della risoluzione includevano indicazioni chiare per garantire maggiore trasparenza in questo ambito così opaco, un piccolo gruppo di paesi si è strenuamente opposto e ha ostacolato sviluppi più concreti. In particolare, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Giappone hanno scelto di mettere gli interessi di una manciata di farmaceutiche davanti agli interessi e alla salute delle persone.”  

Non possono esserci prezzi equi e sostenibili senza negoziazioni eque, non possono esserci negoziazioni eque senza trasparenza.”

Medici Senza Frontiere


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