Medici Senza Frontiere: prosegue l’assistenza sanitaria in Iran

Scritto da il 7 Giugno 2019

Non si arresta l’impegno congiunto di Medici Senza Frontiere e il Ministero della Salute locale, nel fornire assistenza medica a nord della città di Pol-e Dokhtar, in cinque dei villaggi più colpiti dalle violente inondazioni in Iran degli scorsi mesi.

Iran, la ripresa dopo le violente alluvioni

Parliamo delle inondazioni che circa due mesi, hanno messo in ginocchio l’intera provincia di Lorestan, lungo il fiume Kashkan, nell’Iran occidentale.
Interi abitati sommersi dal fango, case e negozi di cui rimangono oggi solo macerie, strade e ponti andati distrutti.

Molta la popolazione costretta a vivere in tenda, come nei villaggi di Vareh Zard e Khersdar Softla. Altri più “fortunati” non hanno perso le loro case ma, i loro villaggi sono stati completamente isolati a causa delle uniche vie di trasporto che sono andate distrutte, come nel caso del villaggio di Paran Parvis.

Ed è qui che arriva il sostegno sanitario gratuito fornito da Medici Senza Frontiere.

 

Paran Parvis: Il cammino di speranza di Medici senza Frontiere

Ogni settimana un’equipe di uomini di Medici Senza Frontiere parte con gli zaini in spalla e attraversa a piedi un ponte di corda sul fiume Kashkan, da lì li aspetta un taxi per altri venti minuti di strada. Un tragitto lungo quindici chilometri che li conduce infine al villaggio di Paran Parvis.

Non importa quanto faticoso sia il cammino, ogni settimana questi uomini portano con sè sulle loro spalle, SPERANZA.

La speranza di ritornare alle mansioni quotidiane, ad una quotidianità che è stata strappata loro brutalmente.

In quegli zaini pesanti infatti, c’è tutta l’atrezzatura necessaria per ricreare una clinica mobile, all’interno di un centro sanitario, supportati dallo staff paramedico locale. Per questo al loro arrivo, ad accoglierli vi sono sempre donne, alcune in dolce attesa, anziani dalla mobilità ridotta e molti bambini.

Le patologie curate sono tra le più svariate, dalle malattie croniche quali ipertensione e diabete, alle infezioni respiratorie.

In Iran, il lavoro da fare è ancora molto. La ripresa è in atto ma sarà lunga.
Certo, è l’impegno che Medici Senza Frontiere continuerà a garantire, nel fornire assistenza medica di base necessaria alle comunità locali colpite da questa grave catastrofe naturale.

Medici Senza Frontiere

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