Alta Fedeltà: La Top Five Tutta Da Ascoltare Dei Brani Di Una Vita

Scritto da il 16 Marzo 2024

La musica ha il potere di trasportarci indietro nel tempo. Ognuno di noi ha un preciso ricordo legato a una canzone. Basta riascoltarla e come per magia riaffiorano volti di persone dimenticate di cui col tempo ne abbiamo perso le tracce, oppure di quel primo amore estivo nato su una spiaggia fresca di sera che al solo ricordo sentiamo battere forte il cuore.

Alta fedeltà di Stephen Frears (le relazioni pericolose, due sulla strada, the Queen), stila le top five dei momenti di vita passati da Rob Gordon, il protagonista della storia. In particolare legate alla sua disastrosa vita amorosa stilando le top five delle rotture più dolorose della sua vita.

Si comincia dall’ultima: Laura che seguiamo praticamente in tempo reale. Sulle note di You’re gonna miss me, brano del 1966 del gruppo psichedelico americano The 13th Floor Elevators e considerato il brano di maggior successo commerciale della band, Rob si pone una domanda esistenziale sulla possibile concatenazione che c’è (se c’è) fra tristezza e musica pop.

Che cosa è nata prima: la musica o la sofferenza? Io ascoltavo pop music perché ero un infelice, o ero un infelice perché ascoltavo la pop music?

Intanto Laura lascia il suo appartamento.

Rob è proprietario del negozio di dischi Championship Vinyl di Chicago. Location perfetta per ascoltare (e scoprire) tanta buona musica. Insieme a lui ci sono l’esuberante Barry e il timodo Dick che hanno gusti musicali praticamente opposti. Infatti mentre Dick e Rob stanno ascoltando Seymour Stein contenuta in The Boy with the Arab Strap, terzo album degli scozzesi Belle & Sebastian pubblicato nel 1998, arriva Barry che sostituisce la musicassetta con una sua, e dalle casse parte sparata Walking On Sunshine, singolo del 1983 contenuto nell’omonimo album del gruppo inglese Katrina And The Waves e scelto da Barry per la sua top five del lunedì mattina.

Rob fa una cosa che solitamente non si fa al cinema: rompe la quarta parete. Cioè, interagisce col pubblico guardando direttamene nella telecamera. E questa tecnica torna utile per suggerire nomi di gruppi e canzoni che non sentiamo nel film, ma che sono presenti nelle sue top five. Quelle che invece sentiamo e vediamo, sono legate ai suoi ricordi.

I titoli sono davvero tanti, qualcuno ne ha contati addirittura settanta e spaziano dal rock al soul. Non sono tutte incluse nella colonna sonora ufficiale però. Tra quelle che ascoltiamo vi citiamo ad esempio We Are The Champions dei QueenShipbuilding di Elvis Costello & the AttractionsCrocodile Rock di Elton John. A proposito, sapete com’è nata questa canzone?

Da molti anni Elton John, aveva in testa l’idea di scrivere una canzone rock dal gusto vintage che ricordasse quel rock un po’ ingenuo degli anni ’50. Lo spunto arriva nel 1972 durante il suo tour in Australia e grazie ai Daddy Cool di cui Elton diventa il fan numero uno. Questa band autoctona ha scritto una canzone dal titolo Eagle Rock che si ispira profondamente ai balli dei neri degli anni ’20 e dal testo ricco di doppi sensi. Elton John se ne innamora e decide si sostituire l’aquila del titolo con un coccodrillo.

Per questo in Crocodile Rock alcune parti possono ricordare altre canzoni tipo Little Darlin’ dei Diamonds del 1957 e Speedy Gonzales di Pat Boone nel ritornello. È un po’ un rock che omaggia il rock.

Il film va avanti e grazie a una scommessa che Rob fa con uno dei dipendenti, conosciamo la band scozzese Beta Band. Mette negli altoparlanti la loro Dry the Rain tratta da un loro EP del 1998 e i clienti del negozio cominciano ad annuire all’unisono come ad apprezzare la scelta. Grazie a questa scena, il gruppo ha quadruplicato le vendite del suo album ed è partita in tour coi Radiohead. Si è poi sciolto nel 2004.

Intanto tra una top five e un’altra, Rob si ritrova produttore di due ragazzi che bazzicano il suo negozio e Laura, che nel frattempo si è riavvicinata, organizza un dj set (Rob faveva anche il deejay in passato) dove lo stesso fa suonare il disco dei suoi giovani artisti e permette a Barry di esibirsi in una strepitosa versione di Let’s Get It On di Marvin Gaye. Canzone pubblicata nel 1972 e che Marvin Gaye cambiando le parole, ha dedicato a Janis Hunter, figlia diciassettenne del chitarrista Slim Gaillard. Cominciano la loro relazione in clandestinità. Prima come amanti, poi come fidanzati, poi diventano marito e moglie e alla fine genitori di due figli.

Alta fedeltà è una trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo dello scrittore inglese Nick Hornby. Nel romanzo la storia è ambientata a Londra e non a Chicago e i brani musicali presenti nel libro, sono diversi da quelli del film.

Nel 2020, per i vent’anni della pellicola, la piattaforma digitale Hulu, ha prodotto una serie TV omonima che vede protagonista Zoë Kravitz, la figli di Lenny Kravitz. La trama è pressapoco identica: Robyn Brooks, la protagonista interpretata da Zoë, arrivata all’enesima chiusura di una relazione, decide di ricontattare i suoi ultimi cinque ex fidanzati per cercare di capire cosa c’è che non va in lei.

La colonna sonora della serie TV è molto più ampia e varia. Si va dai grandi classici di David Bowie a Frank Zappa e Fleetwood Mac, a canzoni e gruppi più recenti. Al momento la serie non è arrivata in Italia e sembrerebbe essere stata cancellata negli USA.

Alta fedeltà (il film) è disponibile sulla piattaforma streaming Disney +

Guarda il trailer del film

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