Perfect Days, la poesia della lentezza e il segreto della felicità secondo Wim Wenders

Scritto da il 3 Marzo 2024

Cosa serve a un addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokio per essere felice? Ce lo racconta Wim Wenders nel suo nuovo, estatico, film: Perfect Days.

Sinossi

Tokyo, presente. Non è ancora mattina quando Hirayama (Kōji Yakusho) apre gli occhi senza alcuna sveglia, se non il regolare fruscio delle setole di una ramazza sul marciapiede.

Con precisione piega il suo futon (letto tradizionale giapponese), scende dabbasso e si prepara per la sua giornata lavorativa. Appena apre la porta del suo appartamento, lo sguardo si volge al cielo ed il viso si apre in un sorriso.

Il lungo percorso in auto fino al centro di Tokio è reso piacevole dalle audiocassette che egli seleziona quotidianamente, principalmente dagli anni ’60 e ’70.

Ad Hirayama piace il suo lavoro di pulizia per la catena The Tokio Toilet e svolge il compito con meticolosità e attenzione nei confronti degli utenti, al contrario del suo giovane e pigro collega Takashi.

Il nostro protagonista sembra appagato dalla sua strutturata routine. La pausa pranzo nel parco gli dà l’opportunità di osservare e fotografare gli alberi e la luce che filtra tra le fronde.

A fine turno può andare in un onsen (bagno termale), cenare nel suo bar preferito e leggere un buon libro prima di andare a dormire.

La routine sembra sempre la stessa, eppure ogni giorno è sorprendente, per chi ha ancora il dono di accogliere anche le piccole occasioni di gioia.

Quando abbiamo ormai assimilato la quotidianità del nostro protagonista, ecco che una visita inaspettata, costringe lui e noi a rivedere tutto abitudini e stati d’animo.

La serenità lascia il posto all’euforia, alla tristezza e all’inquietudine. Hirayama non sorride più guardando il cielo, presagio di una giornata davvero molto difficile, dove per la prima volta egli cede all’irritazione, alla frustrazione, alla disillusione.

Quando ormai il turbinio di emozioni lo sta travolgendo, un incontro casuale riuscirà a riequilibrare il tutto e forse a dargli prospettive nuove.

La capacità di vivere

Perfect Days è un film poetico e lento, sulla semplicità e la capacità di vivere concentrati sul momento presente, mettendo l’amore in ogni cosa che si fa, cogliendo la bellezza che si nasconde nei posti più inaspettati. Forse è questo il segreto della felicità.

Komorebi in giapponese è intraducibile con una sola parola in italiano.
È la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un momento breve, ma intenso, che esprime uno stato d’animo, una sensazione che è sfuggente, come i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco.

Note e riconoscimenti

  • Regia: Wim Wenders
  • Paese Produzione: Giappone/Germania
  • Premi e riconoscimenti
  • Cannes (2023): Premio come migliore interpretazione maschile a Kōji Yakusho

Curiosità

Kōji Yakusho è anche produttore esecutivo del film.

P.S.: questo articolo è tratto dal contributo dell’autrice alla puntata del 23 ottobre 2023 di MaGu e l’ombre del Vecchio, di Mario Tagliaferri

Guarda il trailer del film

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